martedì 15 maggio 2012

In piena crisi,Moody's abbassa l'indice di affidabilità di 26 Banche tra cui 10 Italiane.



"La affidabilità delle Banche italiane sono tra le più basse dell'economia Europea e ciò riflette la vulnerabilità e l'entità di rischio per contesti difficili come quelli italiani e Europei."
Questo il commento degli "analisti" della famigerata Agenzia di rating Americana Moody's.
L'abbassamento di un punto per 10 Banche italiane tra cui Unicredit e Banca San Paolo,altre 8 Banche hanno perso due punti,3 punti persi per altri sei istituti e 4 punti persi per gli ultimi 2...
Questo è dovuto alla speculazione legata agli istituti di credito,masopratutto alle misure di Austerità e Recessione prese dal Goveno Monti che hanno provocato una riduzione della domanda nel breve periodo,in poche parole meno soldi per tutti equivale a meno entrate nelle cassa dello stato e a un aumento della velocità della crisi.



Tra i rischi più probabili c'è "l'elevato livello di indebitamento e i problemi legati ad una possibile insolvenza".
Cioè il debito si sta alzando a causa degli interessi sempre maggiori a carico dello Stato,costretto,dalle Banche,ad emettere titoli a più alto rischio e con rendite più alte per chi compra....
A queso va aggiunto secondo Moody's: "Ci sono fondate preoccupazioni da parte degli investitori(loro stessi) sulla sostenibilità del debito pubblico" cioè sulla capacità futura di restituire il prestito che"ha contribuito alla difficile condizione finanziaria generale che si vedranno ad affrontare le Banche Italiane".
Tutte le Banche si trovano in una previsione e valutazione negativa da parte dei Mercati che con molte probabilità saranno soggetti ad ulteriori "tagli" di fiducia.
Secodo Paul Krugman (premio nobel per l'economia nel 2008),come dice nel suo blog,nei prossimi due mesi la Grecia ha buone possibilità di essere "cacciata" di sua spontanea volontà dalla Zona Euro...
La prima conseguenza sarà l'insolvenza del suo debito,tanto discusso,ma irrisorio in rispetto al debito Italiano.
300 miliardi è quello Greco contro i quasi 2000 del debito Italiano.
Secondo l'Economista Americano si prospettano diversi scenari possibili:
Il primo e più probabile,dopo l'uscita della Grecia dall'Euro è una crisi sistemica di Italia e Spagna.

L'economia italiana è la più esposta ad un collasso essendo "legata" sia per risorse che per investimenti all'Econome estere mentre quella Spagnola avrebbe solo bisogno di tempo per autocurarsi.
La prima conseguenza sarebbe un congelamento dei Conti Correnti di tutti i cittadini italiani,un pò come avvenne in Argentina il decennio passato,mettendo un limite massimo ai prelievi,per escludere una fuga di capitali(già fatto in parte dal governo Monti col tetto massimo di pagamento di 1000 Euro).
 Il rischio secondo il premio Nobel è molto di più di un a probabilità e si dovrebbbe verificare nei prossimi due mesi.
Il suo articolo si conclude con questa riga:
"Fine dell'Euro"
Fonti:
Informare per resistere
RT news


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